L’anice ha una storia romantica in quel di Roma. Era la caramella dei nonni, quella che i nipoti curiosi trovavano sempre nelle tasche dei pantaloni lasciati sulla sedia, profumata, con una carta trasparente. Da questo nitido ricordo d’infanzia è nata la nostra Sambuca “RomAntica”, un modo per esaltare la nostra italianità e le nostre origini (quelle dell’Antica Roma, appunto).
La sambuca è un liquore famoso in tutto il mondo, ma la nostra si riconosce dall’inconfondibile gusto vellutato che segue i dettami di una ricetta antica, tramandata gelosamente negli anni. Dall’intenso profumo di anice, conferito dagli olii essenziali ricavati dalla distillazione a vapore di semi di anice stellato, è da sempre un classico intramontabile delle case italiane.
Altamente versatile per la piacevole freschezza e l’intenso aroma dei fiori di sambuco, si degusta liscia, con ghiaccio oppure come correzione del caffè. Dal passato arriva l’abitudine di servirla con uno o due chicchi di caffè tostato, la cosiddetta “mosca” che masticata mentre si beve ne esalta il gusto.